RIEQUILIBRIO ALIMENTARE CON IL METODO KINESIOLOGICO

 

Introduzione: una corretta alimentazione è alla base del benessere e della salute

E' ormai un dato di sicura prova che l'alimentazione sia uno dei fattori che maggiormente influenzano la nostra salute ed il nostro benessere. Come è stato già accennato in un precedente articolo e come è certamente noto a chi si occupa di Kinesiologia, lo stato di salute dell'individuo si basa essenzialmente su tre aspetti: l'aspetto biochimico, strutturale ed emotivo. In questo articolo verrà presa in considerazione una parte soltanto, anche se molto rilevante, dell'aspetto biochimico, che fondamentalmente comprende tutti gli aspetti funzionali che regolano l'attività metabolica

Con il termine attività metabolica si intende l'insieme di quelle trasformazioni chimiche che avvengono nelle cellule e nell'organismo in generale, in una intricata matassa di "vie metaboliche", ognuna delle quali conduce ad una piccola e tanto specifica quanto essenziale modificazione chimica. Nonostante la sua complessità, il sistema presenta un elevatissimo livello di coordinazione tra le diverse e molteplici attività enzimatiche, ciascuna delle quali concorre, attraverso sottosistemi complessi, al raggiungimento di quattro funzioni essenziali:

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Ottenere energia chimica degradando sostanze nutritizie ricche di energia. Tutti gli organismi viventi devono infatti disporre di una certa quantità di energia per produrre il necessario lavoro per mantenere lo stato vivente, per crescere e per riprodursi. La capacità di ottenere energia da fonti diverse e di incanalarla in processi che producono lavoro biologico diventa quindi una delle proprietà fondamentali dell'evoluzione cellulare di tutti gli organismi viventi

Tanto maggiori sono le fonti a cui la cellula riesce ad attingere e tanto più differenziate sono le forme di energia che essa riesce a elaborare ed immagazzinare, tanto maggiori saranno le probabilità di sopravvivenza, di adattamento e di sviluppo. Gli organismi sono in grado di operare una grande varietà di trasformazioni energetiche, convertendo una forma di energia in un'altra più utile in quel momento.

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Trasformare le molecole delle sostanze nutrienti nelle molecole caratteristiche costituenti la cellula stessa, compresi i precursori delle macromolecole.

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Polimerizzare i precursori monomerici formando proteine, acidi nucleici, lipidi, polisaccaridi ed altri componenti cellulari.I meccanismi dell'attività metabolica usano l'energia chimica presente nelle sostanze nutrienti per favorire i processi di sintesi di molecole complesse partendo da precursori semplici e producendo macromolecole con strutture altamente ordinate.

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Sintetizzare e degradare le biomolecole necessarie per le funzioni specializzate della cellula. L'energia ottenuta dal degrado di prodotti nutrienti ed il materiale biologico derivante, possono essere indirizzati verso la trasformazione di gradienti di concentrazione, gradienti elettrici, movimento, calore, ecc.

La nutrizione è quel complesso di procedure seguite dall'organismo per acquisire dal mondo esterno tutte le sostanze utili per il suo funzionamento. Attraverso l'alimentazione introduciamo nell'organismo le sostanze di cui il metabolismo può disporre per fornirci energia, produrre i componenti per la rigenerazione e la ricostruzione biologica dei costituenti dell'organismo stesso e sintetizzare le biomolecole necessarie per regolare le attività metaboliche e fisiologiche. Tra le righe si può leggere il detto popolare che asserisce che "noi siamo quello che mangiamo", che evidenzia solo superficialmente il ruolo dell'alimentazione nel benessere e nella salute dell'organismo. Questo sofisticato e delicato meccanismo necessita di sostanze ben specifiche per funzionare perfettamente, anche se è in grado di assorbire e smaltire sostanze non necessarie o perfino tossiche, ma non senza rimanerne più o meno danneggiato. L'individuazione delle sostanze necessarie e benefiche per ciascun individuo assume dunque un ruolo rilevante nella prevenzione e nella cura di moltissime patologie e sicuramente costituisce un aspetto fondamentale per il benessere generale di qualsiasi organismo vivente.

 


 

L'approccio Kinesiologico

Il riequilibrio alimentare consiste nella ricerca delle sostanze che, in quel determinato momento e per quell'individuo, rappresentano la scelta alimentare migliore per apportare all'organismo i nutrienti di cui effettivamente necessita ed escludendo quelli che invece risultano dannosi od inutili. La condizione di perfetta salute è una situazione ideale, limite tra i due opposti estremi di benessere e malattia tra i quali l'organismo incessantemente oscilla in una perenne evoluzione dinamica.

L'alimentazione, insieme a moltissimi altri fattori, può indirizzare questa evoluzione in una direzione o nell'altra.

Il primo importante passo da compiere è far prendere coscienza al soggetto in analisi di quanto, certi alimenti, siano indicati per raggiungere o mantenere una condizione di benessere e, all'opposto, di come certi altri possano essere responsabili di situazioni di estremo disagio. Un regime alimentare regolato non rientra infatti nella mentalità comune: nel migliore dei casi ci si affida ad una dieta soltanto per perdere peso o si rinuncia all'assunzione di prodotti particolari per problemi specifici (come ad esempio gli zuccheri nei diabetici, i grassi nei casi di ipercolesterolemia, …).

E' anche necessario specificare il significato della parola "dieta", intesa da molti come insieme di rigorose privazioni dei cibi preferiti, e che indica invece soltanto un ben preciso regime alimentare, le cui caratteristiche possono essere definite in parte da un aggettivo che la qualifichi (una dieta dimagrante, una dieta ricostituente, una dieta drenante, una dieta per acquistare peso, …). In sintesi è opportuno invece convincersi che "se il carburante non è quello giusto, il motore dell'automobile non funzionerà mai bene!".

La tappa successiva è l'indagine mirata alla determinazione della dieta più appropriata, da condurre in modo specifico per ogni soggetto e per ogni tipo di sintomatologia. Un approccio di tipo manualistico che associ sintomi o patologie a diete particolari senza tenere conto delle caratteristiche peculiari dell'organismo dell'individuo in esame è da ritenersi invece senza dubbio scorretto. La Kinesiologia affronta il problema del riequilibrio alimentare in modo estremamente semplice ed efficace, come provano i risultati ottenuti.

Come sappiamo, questa tecnica evidenzia e sfrutta i rapporti esistenti fra muscoli e componenti del nostro organismo per diagnosi e terapia. Esistendo evidenti rapporti tra muscoli (reazioni ed attività muscolare) e nutrienti (intesi come basi del metabolismo), si comprende come la Kinesiologia possa diventare uno strumento di ricerca per una dieta corretta.

Gli alimenti possono essere classificati in cinque gruppi principali: proteine, carboidrati, lipidi (o grassi), vitamine e minerali. Dai carboidrati, dai lipidi e dalle proteine l'organismo trae energia e si rigenera, mentre le vitamine e minerali regolano l'utilizzo delle proteine, dei glucidi e lipidi ottimizzando infinite funzioni enzimatiche.

Una carenza o un eccesso di uno qualunque di questi fattori può determinare un cattivo funzionamento dei sistemi organici con il conseguente squilibrio del tono muscolare e, in definitiva, della postura, con ripercussioni a livello fisico. Si rende così manifesto il legame causale tra scompenso biochimico, conseguenze fisiche e, a lungo andare, ripercussioni a livello emotivo, determinando i quadri più svariati di problematiche più o meno complesse.

La Kinesiologia può essere utilizzata in due modi diversi:

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Per verificare la necessità o la positività di un determinato nutriente, si valuta un muscolo testato precedentemente e che risultava "forte" accostandogli l'alimento da considerare. Nel caso in cui il test muscolare abbia alterazione, si deduce che quel nutriente è utile per la dieta del soggetto e gli verrà consigliato di assumerlo per un paio di settimane o più a seconda di eventuali altri squilibri e potenziali interazioni (ad esempio vitamine e minerali interagiscono fra di loro e l'assunzione delle prime non è quindi indipendente dall'assunzione dei secondi). Nel caso in cui il test evidenzi un muscolo "debole", si suggerisce di sospendere l'alimento.

Un diverso approccio prevede l'introduzione in bocca della sostanza di cui si desidera eseguire il test. Questo modo risente, a nostro parere, di un inconveniente: sembra infatti che le sostanze introdotte lascino un ricordo di sé in una sorta di "effetto memoria" che influenza la valutazione delle sostanza introdotte successivamente.

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E' anche possibile però scoprire un disequilibrio alimentare eseguendo test kinesiologici non esplicitamente finalizzati alla ricerca della dieta. In questo caso la variabilità della risposta nei test eseguiti sui muscoli principali può essere imputata sia ad un problema di tipo fisico, biochimico o emotivo e durante la pratica, quando ci si trova di fronte ad una debolezza muscolare, è necessario innanzitutto determinarne la causa principale. In tal senso si procede a valutare la risposta del tono muscolare eseguendo, in successione, le tecniche di massaggio dei punti neurolinfatici, dei punti di contatto neurovascolare, il flusso energetico nel meridiano corrispondente oppure dei punti di agopressione. Se nessuna di queste procedure risulta efficace, una possibilità può essere una carenza nutrizionale, per la quale si procede come visto in precedenza, cercando il nutriente che riesce a rafforzarlo.

Queste carenze nutrizionali possono essere episodi passeggeri, determinati da un eccessivo depauperamento (causato per esempio da eccessivo stress) di determinati elementi nutrizionali o possono essere fatti sistemici, determinati da errori alimentari. Se si vuole trovare l'alimento più indicato per un determinato organo, è meglio analizzare il muscolo ad esso associato. Il nutriente

che viene preso in considerazione si valuta a seconda delle condizioni di salute del soggetto e seguendo tabelle che sono state stilate in base a lavori di ricerca.

Se ad esempio un soggetto è sottoposto ad un intenso lavoro mentale e presentare una debolezza del muscolo sopraspinato, potrebbe essere rinforzato ad esempio da concentrato di cervello, estratto nucleoproteico o ginseng.

L'analisi nutrizionale con il metodo kinesiologico sembra che rifletta la risposta efferente del sistema nervoso alla stimolazione dei recettori del nervo gustativo ed olfattivo, provocato da diverse sostanze. Con le analisi muscolari manuali, i meccanismi nervosi che provocano il cambiamento a livello di funzioni muscolari non risultano assolutamente chiari, anche se univocamente interpretabili. Si pensa comunque che i campi elettromagnetici di cui è dotato l'alimento possano interagire con i campi elettromagnetici dell'individuo, determinando rafforzamento o indebolimento del muscolo indicatore o del muscolo relativo a quel determinato meridiano.

La kinesiologia è sicuramente un metodo rivoluzionario nella sua immediatezza, semplicità ed efficacia per determinare le necessità alimentari di ogni individuo. La Kinesiologia cerca di integrare le conoscenze nutrizionali del medico con la possibilità di determinare mediante i test gli effetti dei vari alimenti in modo specifico sull'individuo in esame. Inoltre consente di apprezzare eventuali differenze tra i vari alimenti che potrebbero apparire identici sulla base dell'etichetta di riconoscimento del prodotto, ma che in realtà possono avere effetti diversi da un individuo all'altro. Si ribadisce il concetto della personalizzazione della dieta, che non può essere generalizzata in alcun modo, ma deve essere attentamente valutata nel rispetto delle peculiarità e della "individualità biochimica" di ciascun soggetto.

A questo proposito si deve ancora porre l'accento su una considerazione: secondo noi è di vitale importanza, quando ci si trovi davanti ad uno sportivo od uno studente, stilare una tabella nutrizionale, indicando, dopo aver sottoposto il soggetto ai test, quali siano gli alimenti più indicati in quel periodo e per quella specifica situazione. Tanti soggetti dediti nel tempo libero ad attività sportive, anche se non praticate in maniera agonistica, difficilmente si rivolgono al medico ed ancor più difficilmente al medico kinesiologo per chiedere consiglio su come integrare od impostare una dieta idonea. Spesso capita di sapere che lo sportivo è andato al supermercato o si è lasciato influenzare dalla pubblicità, acquistando uno o più integratori, che potrebbero determinargli aumento dello stress e minor performance sportiva. Un discorso analogo, anche se meno di moda, si può fare con lo studente che cerca di migliorare le proprie capacità intellettive con prodotti più o meno validi per la sua "individualità biochimica".

L'analisi nutrizionale con i metodi kinesiologici dovrebbe essere integrata con metodi standard clinici e di laboratorio di determinazione dei deficit alimentari, per poter infine riconoscere le effettive necessità alimentari del paziente.

Si rende evidente che anche questo tipo di approccio al problema scaturisce da una profonda forma di RISPETTO nei confronti del soggetto in esame, come avviene per quasi tutte le tecniche naturali, che "spingono" dolcemente l'individuo verso ciò che è più giusto per lui.

 


 

Bibliografia

A.L. Lehninger "Principi di biochimica"

J.F.Thie "Manuale di chinesiologia applicata".


Questo articolo è stato pubblicato sulla rivista l'Erborista